Il suono è un' onda longitudinale. Le onde sono perturbazioni che si propagano da un punto a un altro, in particolare in un'onda longitudinale lo spostamento delle singole particelle del mezzo in cui l'onda si propaga avviene nella stessa direzione della propagazione dell'onda.
Un modello meccanico delle onde sonore è rappresentato dalla molla: se facciamo oscillare un estremo della molla avanti e indietro originiamo un'onda che viaggia orizzontalmente. L'onda consiste di regioni nelle quali le spire sono molto compresse, alternate da regioni nelle quali le spire sono più distanti fra loro.
Le caratteristiche di un'onda sono:

• la velocità che è determinata dalle proprietà del mezzo attraverso il quale si propaga, nell'aria è 343 m/s.
• la frequenza che determina il tono o l'altezza di un suono e si misura in Hz.
• l'intensità che determina il volume di un suono e si misura in dB.

Il rumore è un suono non desiderato che induce a sensazioni fastidiose e sgradevoli fino a provocare problemi di salute anche gravi; è il pricipale fattore di inquinamento.
Il livello soglia di sicurezza indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è di 65 dB; persino in Italia la soglia è superata in quasi tutte le città.
Il traffico stradale è la principale fonte di rumore, seguito dal rumore prodotto dai cantieri, dalle attività produttive in genere, dagli aeri, dalle ferrovie e altro.
Il rumore può provocare vari effetti che dipendono dal tipo, dalla durata e dal periodo di esposizione.
Sono ad esempio:

• fastidio
• disturbi del sonno
• effetti sul comportamento sociale
• disfunzioni uditive (per esposizioni professionali)

I problemi che ne derivano possono essere anche molto gravi perchè nel cervello il sistema uditivo è in stretta relazione con il sistema limbico coinvolto nel controllo degli aspetti emotivi della vita di relazione e delle reazioni automatiche di difesa.

Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale del Veneto. Nasce nel 1994 con la Legge 61 quando il Parlamento ha affidato le competenze del Servizio Sanitario Nazionale e delle ULSS a delle apposite "Agenzie Regionali" che diventaro quindi i centri deputati alla vigilanza e controllo ambientale in sede locale. In Veneto diventa operativa nel 1997.
L'agenzia ha principalmente due obiettivi:

1. la protezione attraverso controlli ambientali che tutelano la salute della popolazione e la sicurezza del territorio
2. la prevenzione attraverso la ricerca, la formazione, l’informazione e l’educazione ambientale

I simbolo dell'arpav ricorda la V di Veneto, la sigla ed evidenzia il concetto di armonia tra uomo e ambiente.